Era una domenica anche il 24 novembre 1991, giorno in cui viene a mancare Farrokh Bulsara da tutti conosciuto come FREDDIE MERCURY, il leggendario cantante dei Queen.
Muore nella sua
villa di Garden Lodge,
a Earls Court , Kensington, Londra,
dove
viveva negli ultimi tempi, dopo aver abbandonato una vita ricca di eccessi rinunciando
ad apparire in pubblico, non partecipando più a concerti live e non volendo dichiarare pubblicamente di aver contratto l’AIDS.
viveva negli ultimi tempi, dopo aver abbandonato una vita ricca di eccessi rinunciando
ad apparire in pubblico, non partecipando più a concerti live e non volendo dichiarare pubblicamente di aver contratto l’AIDS.
Freddie Mercury, nasce a Stone Town, Zanzibar il 5 settembre 1946, da
genitori
di origine Parsi e Indiane.
Il padre era un funzionario che lavorava per il governo inglese.
Ottimo studente dotato di un
notevole talento artistico, Freddie eccelse anche nello sport: fu infatti un
abile velocista e un discreto pugile.
La passione musicale che già nutriva,
fu notata dal preside della scuola che
ne
parlò con i genitori, consentendo a Freddie di partecipare alla classe di musica,
entrando nel coro della scuola e imparando a suonare il pianoforte.
parlò con i genitori, consentendo a Freddie di partecipare alla classe di musica,
entrando nel coro della scuola e imparando a suonare il pianoforte.
Trasferitosi poi in Inghilterra ,
nel 1966 si iscrive alla
scuola d’arte di Ealing
e i suoi studi in illustrazione, grafica e design sono accompagnati dalla passione
per Jimi Hendrix e per il suo idolo: John Lennon.
Il suo gruppo preferito sono The Jacksons.
e i suoi studi in illustrazione, grafica e design sono accompagnati dalla passione
per Jimi Hendrix e per il suo idolo: John Lennon.
Il suo gruppo preferito sono The Jacksons.
Durante questo periodo conosce e si innamora di
Mary Austin (con la quale convivrà
per sei anni).
Nel 1971, Freddie opta per John Deacon come
bassista; la scelta si rivelerà favorevole
per il successo del gruppo.
Sul palco, Mercury si esibiva con
gestualità teatrale incantando il pubblico, trascinato da un personaggio tanto
carismatico.
La sua carriera musicale lo vede al
centro dell’attenzione di tutto e tutti, media compresi. Sebbene sul palco Freddie si
mostrasse come una persona spregiudicata e energica, lontano dalla luci dei
riflettori era una persona timida e riservata.
Autore di successi musicali che superano tempo e
culture differenti, accolse la sfida di
produrre la colonna sonora di Highlander (oltre che di Flash Gordon di Dino De
Laurentiis), e cantò nel 1987, la canzone “ Barcelona” , famosissimo duetto con
la soprano Montserrat Caballé, un disco per molti versi innovativo che per la
prima volta unisce il rock all’opera (strada che verrà seguita da Luciano
Pavarotti e altri in seguito).
La title-track diventa inno ufficiale dei giochi
olimpici di Barcellona 1992.
Il biografo David Bret ha detto che la sua voce era in grado di
compiere "scale musicali in poche battute, passando da un ruggito rock
gutturale ad un acuto puro e cristallino, una coloratura ".
Dopo la morte,
Montserrat Caballé disse di lui: "La sua tecnica era impressionante. Non
aveva alcun problema di tempo, cantava con un senso del ritmo incisivo,
scivolando da un registro vocale all'altro senza alcuno sforzo. Aveva grande
musicalità. Il suo fraseggio poteva essere sottile, delicato e dolce o più
energico e deciso. Era in grado di trovare il giusto timbro, la giusta
sfumatura espressiva per ogni parola.”
Sul
palco, come nella vita, Mercury si dimostra uno straordinario interprete pieno
di drammatiche gestualità, un vero animale da palcoscenico.
E' stato insomma
uno dei pochi performer in grado realmente di illuminare uno stadio con la sua
sola presenza e catturare l'attenzione di migliaia di spettatori con un solo
gesto.
Freddie aveva tantissimi
gatti nella sua residenza di Kensington, Garden Lodge. A uno di loro, dedicò
anche una canzone, Delilah.
A lui sono stati
dedicati molti tributi: il più famoso resterà il
Freddie
Mercury Tribute Concert,
un' eccezionale evento musicale voluto dai Queen
svoltosi il 20
aprile 1992 al Wembley Stadium.
MOTHER LOVE
I don't want to
sleep with you
I don't need the
passion too
I don't want a
stormy affair
To make me feel
my life is heading somewhere
All I want is
the comfort and care
Just to know
that my woman gives me sweet mother love
Uh huh
I've walked too
long in this lonely lane
I've had enough
of this same old game
I'm a man of the
world and they say that I'm strong
But my heart is
heavy, and my hope is gone
Out in the city,
in the cold world outside
I don't want
pity, just a safe place to hide
Mama please, let
me back inside
I don't want to
make no waves
But you can give
me all the love that I crave
I can't take it
if you see me cry
I long for peace
before I die
All I want is to
know that you're there
You're gonna
give me all your sweet mother love
Uh huh
(Mother love)
My body's
aching, but I can't sleep
My dreams are
all the company I keep
Got such a
feeling as the sun goes down
I'm coming home
to my sweet mother love
(Mother love)
(Mother love)
I think I'm
going back
to the things I
learnt so well
in my youth
" Sono solo me stesso, sai, solo me stesso.
Sono molto disorganizzato a volte,
sono organizzato altre volte e quindi ... sono me stesso. "
sono organizzato altre volte e quindi ... sono me stesso. "
" Ooooh ..... it's bliss ! "
Mother Love
( Biografia tratta dal sito Queenfreddie.com e Wikipedia )