sabato 31 agosto 2013

GIALLO DI FINE AGOSTO

Morte di uno psicologo
 

 
 
Al numero 951 della Quinta Strada, fra la 52ma e la 53ma, sorgeva l'alto edificio: centinaia di uffici inguainati in pannelli di vetro a specchio, più che un palazzo sembrava un enorme loculo di 40 piani.
Come tutti i giovedì, abitualmente per le ore 15.30, l'uomo arrivò.
Oggi era in anticipo: aveva una cosa molto importante da fare. Sostò per un attimo nel lussuoso atrio, poi si avviò verso l'ascensore, entrò e premette il bottone dell'ultimo piano.
Quando scese percorse barcollando il lungo corridoio e si fermò di fronte alla porta dell'ultimo ufficio, alla sua sinistra.
Odiava quel posto ma non poteva fare a meno di andarci: qualcosa lo spingeva lì.
Nella sua mente tutto era ovattato, non riusciva a mettere a fuoco quello che a tratti balenava nel suo cervello. Il dolore alle tempie era insopportabile.
Quasi quanto la persona che lo aspettava in quell'ufficio e che lo scrutava, al di là della scrivania in legno di mogano tutta intarsiata, dov'era seduto, e che in tutti i modi cercava di leggere nei recessi della sua mente.
- " Lo ucciderò " - disse.
A volte si sorprendeva a pensare a quanto erano simili: lo stesso gusto nel vestire, la stessa marca di sigarette ed anche la pipa appoggiata sulla scrivania aveva qualcosa di familiare.
E tutto questo aumentava l'astio verso di lui.
Odiava quella persona quando gli parlava: vedeva le sue labbra formulare frasi ma non sempre riusciva a coglierne il significato. La sua rabbia raggiungeva il culmine e lo faceva sentire impotente perché non riusciva a capire e farsi capire.
- " Lo ucciderò " - pensò ancora - " Si, lo farò ! " -.
All'improvviso si scosse e si ritrovò a fissare la scritta sulla porta davanti alla quale si era fermato. Le lettere erano ormai consunte, alcune mancanti:
 
 
- " E' il suo nome " - balbettò - " ma non lo ricordo, il suo nome ...." -
Per qualche minuto rimase immobile, trattenne il respiro, sembrò ricordare qualcosa, poi la visione svanì.
Abbassò la maniglia della porta ( che non era mai chiusa a chiave ) ed entrò nell'ufficio.
Da che parte iniziare ? Doveva sbrigarsi: l'uomo non era ancora arrivato e lui voleva trovare qualcosa che lo aiutasse a capire cosa avesse scoperto su di lui e che altro gli avrebbe chiesto.
Tutti i cassetti della scrivania e gli schedari erano aperti. Iniziò a cercare fra tutte quelle carte, sparpagliandole, alla ricerca di una annotazione, di un nome ( ecco adesso non ricordava nemmeno il SUO di nome ! ) di qualcosa che fugasse i suoi dubbi.
Guardò sotto la scrivania: un cassetto poco profondo era incassato e abilmente nascosto. Ma non era chiuso: una leva sul fianco fece scattare una molla, si aprì e dentro vide il registratore. Il dolore alla testa era sempre più lancinante, avrebbe urlato ma non aveva tempo, doveva ascoltare quel nastro.
Con dita tremanti pigiò il pulsante e la voce della persona che odiava riempì la stanza: -" ... la sua capacità di recitare delle parti ha un suo lato oscuro e presenta un problema quando lei si trova faccia a faccia con la duplice natura della sua personalità. E' spesso vittima di dubbi. Le capita di essere crudele eppure secondo lei fare del male agli altri è inconcepibile. Da un lato è metodico ma dà anche peso all'intuizione. " -.
Fermò il nastro.
Intuizione: quella parola sembrò aprire un varco nel cervello annebbiato ma il dolore alle tempie era troppo forte e ritornò il buio.
- " E così è questo che pensa di me, che significato ha, che senso ... che altro dice? "-.
Rimise in funzione il registratore ma sbagliò tasto e solo troppo tardi si accorse che aveva cancellato l'ultima parte.
- " NO !! " - urlò - " non è giusto, adesso ... adesso che stavo scoprendo la verità, non è giusto !!! " -. Afferrò con rabbia il registratore e lo scagliò verso lo specchio  alla sua destra, che rifletteva la sua immagine: - " Voglio ucciderti ! " - gridò e mentre lo diceva sul suo viso apparve un ' espressione sorpresa, sconvolta.
Il rumore dello specchio che andava in frantumi snebbiò la sua mente, sdoppiò la sua immagine: ... lui... lui era ... l'altro, erano la stessa persona, era troppo tardi ....
Un frammento di specchio si conficcò nella sua gola tranciando di netto la carotide: riuscì solo a pensare al suo nome:
 
.... Tom Lee Zabroza ..... psicologo !!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


martedì 20 agosto 2013

INTRECCI D'AGOSTO

Un quaderno, una penna, dei cartoncini, un cerchio, linee dritte e curve, fiori, foglie: ecco le creazioni, con il metodo zentangle ®,   del mese di d'agosto !
 
 
 
 


 

 

 
 

 
 
 






 
 
 
 
 


giovedì 8 agosto 2013

ESISTONO GLI ALIENI ?

In queste calde notti d'estate mi piace guardare il cielo, osservare le costellazioni e, con un po' di fortuna, le stelle cadenti, che dalla metà di luglio alla fine di agosto offrono uno spettacolo meraviglioso.
E non posso fare a meno di pensare: siamo davvero soli nell'universo ?
Esistono gli alieni? Chi sono questi esseri, da dove vengono, cosa vogliono da noi ?
Vengono da noi per aiutarci o per distruggerci ? O per salvare solo loro stessi ?
La loro presenza sul nostro pianeta, secondo testimonianze e ritrovamenti di artefatti che ne indicherebbero la provenienza, sembra si ripeta da secoli. Realtà o fantasia ?
 
 
 
Molte persone sostengono di essere state " prelevate " dalle loro abitazioni e portate all'interno di un disco volante, esaminate, sottoposte ad esperimenti medici e poi riportate a casa.
Alla fine del sequestro pare che gli extraterrestri inducano una specie di blocco mentale nella maggior parte delle vittime in modo che non possano ricordare. Alcuni, per mezzo dell'ipnosi, cercano di sapere cosa è loro accaduto nonostante i ricordi siano traumatici.
 
 
 
Tutto ciò è vero oppure è solo una proiezione della nostra mente, causata da paure non riconosciute dentro di noi ?
I viaggi a bordo degli UFO sono reali o si tratta di " viaggi " all'interno della propria coscienza, del proprio " IO " ?
E perché questo accade ad alcune persone e ad altre no ?
Secondo le statistiche pare che negli ultimi 60/70 anni, sul nostro pianeta, siano atterrate navi aliene per ben 20 milioni di volte circa.
Certo è che l'universo è immenso, ci sono altre galassie, altri pianeti, quindi perché non altre forme di vita ?
 
 
 
Ma se queste intelligenze extraterrestri esistono perché tenerci all'oscuro?
Per evitare il panico o tenerci sotto controllo e manipolati secondo il volere dei media ?
 
Teniamo d'occhio il cielo, godiamoci le stelle cadenti e magari uno di questi giorni vedremo qualcosa di interessante, avremo delle risposte a tutte queste domande ......
 
E'  troppo triste pensare d'essere soli in questo immenso universo ?
 
 
 
 
 


- Papà secondo te c'è qualcuno sugli altri pianeti?
- Non lo so... però io dico che se ci siamo solo noi sarebbe uno spreco di spazio!
dal film " Contact " di Robert Zemeckis
 
 

 
 

 
 
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