Capita, a volte, di fare sogni strani. Spesso al risveglio non ricordiamo il sogno oppure ricordiamo solo alcuni particolari o qualche frase. Scriviamo allora questi frammenti di sogno, elaboriamoli e con un po' di fantasia proviamo ad inventare racconti. Strani e fantastici: ecco un esempio !!!!!
L'ULTIMA ERA
La Ragazza si agitò nel dormiveglia, mosse un braccio che si era intorpidito, aprì gli occhi e si massaggiò prima la mano poi l'avambraccio per riattivare la circolazione e far sì che quel fastidio cessasse. Ad un tratto le parve di vedere sulla mano sinistra, sottopelle, qualcosa che si muoveva zigzagando.
Le sembrò che un poro della pelle si dilatasse e che una minuscola coda ( ? ) uscisse, muovendosi velocemente a destra e a sinistra.
Allibita cercò di afferrarla e ad un tratto il contatto delle dita con quella Cosa fece dilatare ancor di più il poro lasciando uscire uno strano Essere a metà fra un girino e un feto umano. La Ragazza non sapeva che fare: era nel contempo spaventata e meravigliata da ciò che vedeva, anche perché l'Essere, forse a causa del contatto con l'aria, aumentava di dimensione e le sembrava che gli occhietti di quella strana Creatura ammiccassero, guardandola.
Qualcuno vicino a lei, un Uomo, le porse una busta di plastica e le disse di infilarlo là dentro. -" Soffocherà "- pensò lei, ma fece ciò che l'Uomo le aveva detto.
Chiuso nel sacchetto trasparente l'Essere, che continuava a crescere, all'improvviso emanò una luce rosata.
-" E' caldo! " - esclamò la Ragazza - " Cosa facciamo adesso? "- . L'uomo prese il sacchetto e lo mise in un'altra busta trasparente più grande e mentre la luce si faceva più vivida la Ragazza cercò di afferrare quel contenitore.
-" Morirà chiuso lì dentro "- gridò ma l'Uomo non le permise di prenderlo. La strana creatura diventava sempre più grande e più luminosa e proprio a causa del chiarore che lo circondava, via via sempre più intenso, non si distingueva bene a cosa assomigliasse.
L'involucro divenne incandescente e bruciò le mani dell'Uomo che lo reggevano, il quale, urlando per il dolore, lo lanciò lontano fra gli alberi del giardino.
La Ragazza corse verso il cespuglio dietro il quale era caduto e quando arrivò si accorse di quanto fosse cresciuta quella Creatura: liberatasi dai sacchetti aveva le dimensioni di un bambino di circa 5 anni, ma non assomigliava ad un essere umano, anzi, sembrava l'insieme di specie diverse, cambiava forme e colori continuamente, tranne gli occhi ovali, grandi e blu, umidi ( di lacrime? ) che guardavano dalla parte della Ragazza con un'espressione di dolcezza mista a tristezza.
La Ragazza fissò quegli occhi, attratta, sembravano due grandi laghi blu e lei si sentiva come se stesse per cascarci dentro.
-" Mi dispiace, mi dispiace tanto "- mormorò lei, tendendo le mani verso quella iridescenza mutante, ora sembrava quasi una nuvola di luce e calore.
-" LO SO " - fu la risposta silenziosa che le arrivò nella mente e allora continuò: -" Adesso capisco perché non venite da noi, perché non vi vediamo, non siamo ancora pronti a ... "-
-" E' VERO NON TUTTI LO SONO, MA ADESSO TU LO SEI E PRESTO VERREMO DA VOI E VI INSEGNEREMO " - fu la risposta dell'Essere, mentre la luce che lo circondava si affievoliva e, rimpicciolendo, diventò come una bolla nebulosa che si alzò verso il cielo e sparì nel buio della notte.
La Ragazza guardò il cielo e lo vide pieno di stelle, vivide, grandi, sembravano più vicine alla Terra di quanto non fossero mai state.
Ad un tratto una di esse brillò più intensamente delle altre, descrisse un arco nel cielo, da sinistra verso destra e cadendo lasciò una scia di luce che rischiarò la notte, poi scoppiò lanciando milioni di frammenti scintillanti nell'universo stellato.
La Ragazza pensò a ciò che gli Antichi credevano e avevano tramandato per secoli, sul significato delle stelle cadenti, segno infausto di oscuri presagi e si sentì un po' impaurita, ma guardò anche tutti gli altri astri che splendevano nel cielo, segni premonitori di speranze, interessi e nuovi progetti e capì che qualunque cosa sarebbe accaduta era solo la Fine di un'Era e l'Inizio di un'Altra.